10° Edizione Italia a tavola
Formazione, innovazione – Il futuro vincente dell’accoglienza
Dall’enogastronomia all’accoglienza, toccando però argomenti più attuali come formazione e innovazione. Questi i macrotemi che sono stati affrontati in occasione del Premio Italia a Tavola, a Bergamo dal 7 all’8 aprile. Un’occasione per fare il punto della situazione su un settore determinante per l’Italia. Tanti i momenti dedicati da una parte all’ospitalità in tutte le sue sfaccettature, altrettanti quelli che si sono concentrati su temi di estrema attualità come, appunto, formazione ed innovazione.
Da una parte, infatti, sono stati presenti, oltre a grandi esponenti della Cucina italiana (basti pensare alle tre stelle Michelin dei Fratelli Cerea, di Niko Romito, di Umberto Bombana, di Annie Féolde e a tanti altri), anche i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, cuochi, pasticceri, pizzaioli, barman, produttori, sommelier, maitre e professionisti del mondo alberghiero. Un incontro che è servito per dare valore ad uno dei settori più incidenti sul PIL italiano, l’accoglienza e, per estensione, il turismo in toto.
Più formazione per ristoranti e hotel. Da un nuovo alberghiero alla laurea accoglienza
Il primo convegno che ha visto coinvolto Massimo Artorige Giubilesi si è tenuto sabato 7 aprile dalle 10.30 alle 13.00 presso la Sala Mosaico (ex Borsa Merci). Si è focalizzato sul tema della formazione con come titolo “Più formazione per ristoranti e hotel. Da un nuovo alberghiero alla laurea accoglienza”. L’accoglienza nel nostro Paese è un valore fondamentale e non si può rischiare che una formazione non del tutto adeguata delle varie figure professionali danneggi l’immagine dello stile italiano nella ristorazione e nel turismo in generale. Per questo alcuni mesi fa Italia a Tavola ha lanciato la campagna #laureaccoglienza per sostenere con forza il progetto di una profonda riforma del sistema di formazione del comparto a partire dalle scuole alberghiere che devono salire di rango (come licei) e avere anche, per chi vuole proseguire, uno sbocco universitario (Laurea in enogastronomia e accoglienza).
Dopo i saluti del presidente della Camera di commercio Paolo Malvestiti, il talk show è stato moderato dal giornalista Patrizio Roversi (vincitore del sondaggio Personaggio dell’anno nella categoria Opinion leader) e ha visto la partecipazione di protagonisti del settore come Enrico Cerea, cuoco del ristorante Da Vittorio (3 stelle Michelin), e Lino Stoppani, presidente Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi, oltre a rappresentanti delle istituzioni quali il neo governatore della Lombardia Attilio Fontana e il presidente di Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci. Hanno preso parte al dibattito anche Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, Costantino Cipolla, docente di Sociologia presso l’Università di Bologna, Rossana Bonadei, docente di Letteratura inglese all’Università degli Studi di Bergamo, Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, e Massimo Artorige Giubilesi, Founder & CEO della Giubilesi & Associati, Tecnologo Alimentare, presidente FCSI Italian Unit, presidente OTALL e membro del Comitato scientifico di Italia a Tavola che haspiegato l’importanza del tecnologo alimentare: «In un settore ancora così colpevolmente frammentato, non solo a livello di formazione, il nostro ruolo potrebbe essere importante come mediatore tra più attori. Il tecnologo alimentare è stato del resto addestrato per avere una conoscenza multidisciplinare sul cibo, lo vedo quindi al fianco degli “artigiani” del settore, che sono gli industriali del terzo millennio».
Cibo tra accoglienza e innovazione: oltre l’algoritmo per un’ospitalità condivisa
Domenica 8 aprile dalle ore 10.00 alle 13.00 nella sede di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo, durante il secondo convegno a cui ha partecipato Massimo Artorige Giubilesi, si è invece affrontato il tema: “Cibo tra accoglienza e innovazione: oltre l’algoritmo per un’ospitalità condivisa”. La tecnologia sta cambiando inevitabilmente il modo in cui l’esperienza del cliente viene vissuta e “misurata”. Intelligenza artificiale, app, politiche dinamiche per i prezzi di hotel e ristoranti, sistemi di gestione del fatturato e nuovi tool per software incidono sull’esperienza dell’ospite e sul turismo in generale.
La tavola rotonda è stata moderata da Alberto Lupini e ha visto la partecipazione di Niko Romito, cuoco del ristorante Reale (3 stelle Michelin), Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques, Christophe Sanchez, capo di gabinetto del Sindaco di Bergamo, Luca Sonnino, managing partner inbitcoin, Carlo Vischi, H Farm – advisor Grow The Planet, Roberta Garibaldi, direttore scientifico East Lombardy, Riccardo Furlanetto, direttore The Research Hub by Electrolux Professional, e Massimo Artorige Giubilesi che ha ribadito quanto sia fondamentale per la ristorazione, ristorazione collettiva inclusa, la figura del tecnologo alimentare, colui che ha le competenze necessarie affinché mai si verifichi la somministrazione di cibo inadeguato all’utenza. Anche per motivi di sicurezza alimentare, seri e serrati i controlli nel nostro Paese, dovremmo privilegiare il Made in Italy.
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